Didattica realizzata e fornita dalla società CEAM Cavi Speciali S.r.L. con socio unico
Tra i sistemi di protezione antincendio il sistema di rivelazione automatica ha assunto un ruolo importante quale mezzo preventivo che, diagnosticando precocemente il pericolo, consente di intervenire tempestivamente nella fase iniziale di sviluppo dell’incendio, così da contenere al minimo i possibili danni.
Con l’entrata in vigore della nuova edizione della Norma UNI 9795:2013, riguardante i sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio, i cavi utilizzati in questi sistemi devono essere del tipo “resistenti al fuoco”, mantenendo l’integrità del circuito per almeno 30 minuti quando provati secondo la Norma CEI EN 50200 e devono essere di tipo LSZH (Low Smoke Zero Halogen). Ricordiamo che la resistenza al fuoco indica la capacità di un cavo di mantenersi operativo anche se direttamente esposto al fuoco, e di garantire una durata minima e prestabilita di funzionamento. Per questo motivo alcuni circuiti o sistemi essenziali, a cui il cavo è collegato, devono continuare a trasmettere energia o segnali.
La resistenza al fuoco si misura in base alla quantità di tempo durante il quale il cavo continua a funzionare in presenza di incendio ed è determinata dalla scelta corretta ed applicazione dei materiali da costruzione.
Le classi relative alla resistenza al fuoco per la continuità dell’alimentazione o del segnale vengono definite come PH 15, 30, 60, 90, 120.
Su cosa si basa la misura della resistenza d’isolamento e come se ne determina il valore? (approfondisci)
Scopri quali sono le funzioni di un circuito di terra e con che strumenti è possibile misurare i parametri coinvolti. (approfondisci)
La norma stabilisce quattro gradi di inquinamento, cioè l’apporto di materiale estraneo che possa influire negativamente sulla rigidità dielettrica o sulla resistività superficiale del materiale isolante… (approfondisci)
La termografia fornisce un’immagine bidimensionale e dinamica della temperatura superficiale degli oggetti inquadrati con un apparecchio definito termocamera… (approfondisci)
La diffusione di apparati elettronici per la gestione e il controllo dei processi energetici e produttivi, ha aumentato la loro sensibilità ai “disturbi”. L’UPS è in grado di garantire continuità e qualità dell’energia elettrica… (approfondisci)
L’arco elettrico è un fenomeno che si verifica a seguito di una scarica che avviene quando la tensione elettrica presente tra due punti supera il limite di rigidità dielettrica del gas interposto… (approfondisci)
L’inquinamento elettrico è diventato una problematica del mondo industriale, terziario e civile. Alle sinusoidi si sono sostituiti segnali deformati, impossibili da misurare con strumenti standard. (approfondisci)
È la capacità di un dispositivo a funzionare in un ambiente elettromagnetico, senza produrre a sua volta disturbi elettromagnetici per ciò che si trova nello stesso ambiente. (approfondisci)
Scopri i vantaggi del sistema isolante non inglobato che garantisce un eccellente livello di protezione ambientale (approfondisci)
Per sfruttare al meglio un gruppo elettrogeno, sono necessari alcuni strumenti di misura che permettano di conoscere le caratteristiche della rete elettrica. (approfondisci)
Quadro CAE: armadio monoblocco in lamiera d’acciaio sp. 15/10 con saldatura continua sulle giunzioni; bordi, ripiegati più volte. ->>
Ausiliari di comando BLACK LINE & NICKEL LINE: per automazione industriale, quadri elettrici, bordo macchina, impianti di segnalazione. ->>
C.A 1725/ C.A 1727: tachimetri per uso generale nell’industria; offrono numerose possibilità di misura con o senza contatto. ->>
Relè e zoccoli: accoppiatori a relè, si prestano in modo particolare per una separazione galvanica sicura o per la moltiplicazione dei contatti. ->>
Nuovi TA di misura: studiati e ottimizzati per essere sempre più compatti, seguendo le recenti esigenze dettate dal mercato. ->>
Trasformatori BT – VPI: impiegati in svariati settori, dall’industriale al civile, dal ferroviario al navale, dal residenziale al settore energetic. ->>
Quadri protetti di MT UG36: per sistemi di distribuzione con tensione nominale fino a 36 kV. ->>